Il brigadiere Leonardi (BD edizioni, 2010) è un personaggio dello scrittore bolognese Carlo Lucarelli, già autore del commissario De Luca e del più famoso ispettore Coliandro, cui Leonardi assomiglia moltissimo (non fisicamente: l'aspetto è invece quello del brigadiere Bove dell'episodio "Mai rubare a casa dei ladri" della seconda stagione della serie TV dell'ispettore Coliandro - l'attore è Davide Devenuto).
Le somiglianze, dicevamo, sono tante. Come Coliandro, Leonardi ha il “tesserino facile”,
del quale fa spesso mostra anche in maniera inopportuna; non si rende conto delle gaffe che fa ed è ossessionato dall'idea che i suoi superiori possano prenderlo in giro per la sua inettitudine (anche se, a ben vedere, è uno che conosce il suo mestiere e lo fa bene); storpia sguaiatamente i cognomi dei colleghi e si lamenta di continuo del peso delle indagini che segue (ma poi non perde occasione per dedicarvisi, anche nel tempo libero). A differenza di Coliandro, tuttavia, Leonardi è un solitario che non condivide le indagini né con i compagni di lavoro né con quelli che incontra; soprattutto è un tipo schivo, che non cerca di piacere a tutti i costi a quelli che ha intorno.
Prerogativa delle tante brevi avventure di questo volume è il finale, sempre sorpresa anche quando è annunciato (come in "Il negro"); in altre (come "Stefania") è il gioco di parole a prevalere e a chiudere. Le avventure sono sceneggiate e disegnate da oltre 10 nomi; per la collocazione di Leonardi nell'ambito della produzione letteraria dell'autore, rinvio all'intervista a Carlo Lucarelli di Tito Faraci, che apre il volume, e alla Postfazione di Mauro Smocovich.
Presso il sito dell'Editore BD è possibile leggere l'intervista citata e visualizzare 14 pagine in anteprima. Bella edizione in bianconero con copertina rigida e sovracoperta.
C. Lucarelli, Il brigadiere Leonardi, ed. BD, 2010, pp. 120, euro 15.
(«Pagina3», 29 marzo 2012)
Le somiglianze, dicevamo, sono tante. Come Coliandro, Leonardi ha il “tesserino facile”,
del quale fa spesso mostra anche in maniera inopportuna; non si rende conto delle gaffe che fa ed è ossessionato dall'idea che i suoi superiori possano prenderlo in giro per la sua inettitudine (anche se, a ben vedere, è uno che conosce il suo mestiere e lo fa bene); storpia sguaiatamente i cognomi dei colleghi e si lamenta di continuo del peso delle indagini che segue (ma poi non perde occasione per dedicarvisi, anche nel tempo libero). A differenza di Coliandro, tuttavia, Leonardi è un solitario che non condivide le indagini né con i compagni di lavoro né con quelli che incontra; soprattutto è un tipo schivo, che non cerca di piacere a tutti i costi a quelli che ha intorno.
Prerogativa delle tante brevi avventure di questo volume è il finale, sempre sorpresa anche quando è annunciato (come in "Il negro"); in altre (come "Stefania") è il gioco di parole a prevalere e a chiudere. Le avventure sono sceneggiate e disegnate da oltre 10 nomi; per la collocazione di Leonardi nell'ambito della produzione letteraria dell'autore, rinvio all'intervista a Carlo Lucarelli di Tito Faraci, che apre il volume, e alla Postfazione di Mauro Smocovich.
Presso il sito dell'Editore BD è possibile leggere l'intervista citata e visualizzare 14 pagine in anteprima. Bella edizione in bianconero con copertina rigida e sovracoperta.
C. Lucarelli, Il brigadiere Leonardi, ed. BD, 2010, pp. 120, euro 15.
(«Pagina3», 29 marzo 2012)
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