Concorso Letterario Insanamente 2013 di Fara Editore. Intervista a Manfredo Marotta

Pazziando, a cura di Alessandro Ramberti (Fara Editore), raccoglie le opere in versi e in prosa che hanno vinto il Concorso Letterario Insanamente 2013. Abbiamo intervistato Manfredo Marotta, medico campano terzo classificato nella sezione “Racconti”, con il suo “Spending Review Psicosomatica”.

Che effetto fa classificarsi tra i vincitori di un concorso letterario come Insanamente?
L’originalità del tema del concorso, quella cioè di raccontare in modo scherzoso e autoironico un proprio e/o altrui disagio mentale ha suscitato in me un senso di sfida. Vedere poi che sono riuscito a classificarmi tra i vincitori per due anni di fila, mi rende doppiamente felice e triplicemente presuntuoso, così tanto che mi sono autobattezzato (se non me lo dico io!) il FARA-glione dell’Adriatico.
Qual è stata la cosa più bella che Le hanno detto i giurati? E la più brutta?
Con questa risposta divento il giurato dei miei giurati! (sembra un libro di John Grisham). Direi che sono stati bravi, molto bravi ma anche fortunati per aver letto un brano allegro (ce ne sono alcuni…). La cosa più bella credo l’abbia scritta la dott.ssa Elisabetta Sala: «Mi sembra anche il più coeso e chiaro. Ogni tanto qualcosa di divertente». Cose brutte non ne ho lette.
Che rapporto ha il titolo dell’antologia (Pazziando) con i contenuti del volume, e con il suo racconto in particolare?
Il termine “Pazziando” mi ha riportato alla mente piacevoli ricordi. Da piccolo con i miei amici quando andavamo a giocare a calcio dicevamo “Iamm a pazzià”. Prendendo spunto da una semplice riflessione e cioè, “quante persone ascoltano in televisione o leggono su delle riviste o sentono dai loro amici e parenti di malattie e si suggestionano a tal punto da incominciare ad accusarne i sintomi?”. Come cita il concorso (“la scrittura come terapia”) ho voluto pazzià sui disturbi psicosomatici che quotidianamente ci affliggono con l’intento di far sorridere chi ne soffre. I medici potrebbero aggiungere questa dicitura nelle loro prescrizioni: si consiglia di leggere “Spending review psicosomatica” almeno quattro volte al giorno prima e dopo i pasti, dopo aver bevuto un buon bicchiere d’acqua del rubinetto.
Quando Le è venuta in mente, per la prima volta, l’idea di mettersi a scrivere racconti?
Di solito quando sento… la prima volta, mi viene in mente tutta un’altra cosa, ma questa è un’altra storia. Ricordo che fin da ragazzo mi sono sempre rifugiato in questo mondo di fantasia. Di racconti ne ho scritti tanti e ne avevo fatto una raccolta che purtroppo non trovo più. Ho scritto anche un libro sempre ironico.
Che progetti ha per il futuro? Quando leggeremo la prossima opera di Marotta?
Tempo da dedicare a questo mio passatempo non ne ho tanto. Ho pubblicato con la Booksprint edizioni l’anno scorso un libro “Adamo Esposito ed Eva Brambilla, perché tutti gli uomini sono del sud e tutte le donne del nord” con lo pseudonimo di Fred Ligasa. La dott.ssa Claudia Furlanetto sul giornale dell’Enpam di marzo 2013 così ha recensito: «Adamo ‘Esposito’ di chiara origine parte/nopea ed Eva Brambilla, milanese ‘patana’ sono i protagonisti di questa versione comica – e a tratti piccante – della Genesi. Dalla creazione all’incontro tra gli uomini e le donne nella zona di Teano (!) dove avviene la fantomatica Unità d’Italia, alle comiche prime esperienze di coppia, per poi passare a Caino e Abele, l’autore con spiccato senso dell’humour unisce i paradossi della vita quotidiana a quelli fantapolitici della nostra nazione, in una versione della Genesi tutta italiana».
(«Pagina3», 16 novembre 2013)

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