Il dentista. I delitti delle sette chiese

Francesco Raimondi, studente universitario e scacchista di buon livello, si trova in Romagna per un torneo. Di fronte a lui il dottor Zamboni, agguerrito e degno avversario. Chi vincerà il primo premio da mille euro? In fin dei conti conta poco: per uno scacchista conta di più analizzare la partita alla fine, giocare un paio di blitz, e aspirare - nel peggiore dei casi - a una rivincita. Magari diventare amici: si fa presto a entrare in confidenza quando si è entrambi appassionati delle 64 case. Perciò, quando il dottore lo invita a passare la notte a casa sua e a prendere il treno l’indomani, Francesco non riesce a dire di no; lui, laureando in odontoiatria, non ha una grossa fretta di tornare a casa. Tanto vale accettare il benevolo invito a cena a casa del grande dentista…
Roberto Carboni è ulteriormente maturato rispetto al precedente Bologna destinazione notte. Questo suo ultimo noir, sebbene possa far venire in mente - visto da lontano - Un bacio prima di morire di Ira Levin, è un’opera originale e l’autore conferma il suo stile caratteristico (col rovesciamento delle situazioni e i colpi di scena a catena nel finale). Tenero quanto basta (con la donna che riesce a percepire nel buio silenzioso il battito cardiaco del suo uomo) e grintosamente ma non eccessivamente osé (la scena di sesso a tre sul divano è il sogno di ogni lettore) con tante piccole pregevoli rifiniture: da lui che dice di voler fare l’odontoiatra e l’altro per la sorpresa… spalanca la bocca, al doppio senso della frase di chiusura.


R. Carboni, Il dentista. I delitti delle sette chiese, ed. Fratelli Frilli, 2014, pp. 224, euro 9,90.

(«Pagina3», 30 settembre 2014; «Mangialibri», 16 ottobre 2014)

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