La neve

Chi trova un amico trova un tesoro. Ma gli amici, quando scavano, non sempre trovano dei tesori. Così ad Alberto Barionovi, che sta ristrutturando uno scantinato appena acquistato, capita di ritrovare - non un tesoro - ma il cadavere di una donna con una gamba artificiale. E siccome Barionovi è amico del commissario Umberto Soccodato, lo chiama subito in questura. Siamo nella Roma dei primi anni ’70. Da qui in poi, come in una valanga, si susseguono incontri con personaggi d’ogni tipo, dal partigiano cieco a causa di un’esplosione, al nostalgico del fascio protetto dai nomi più altisonanti della politica nazionale; in una vicenda che vedrà la collaborazione di tutte le parti in causa (e perfino quelle fuori causa, come la moglie del commissario). Ma sempre con grande prudenza: quando sono in gioco gli equilibri politici, i superiori si fanno circospetti e omertosi, e c’è il rischio che il commissario si ritrovi con le mani legate…
Un romanzo scritto con una buona proprietà di linguaggio (cui si perdona facilmente qualche piccola ingenuità), che abbina una cornice complessa - che coinvolge la politica, i servizi segreti, le forze democratiche e quelle sovversive - a una trama semplice, basata sulla confusione tra due donne quasi (ma non del tutto) omonime. La ricostruzione degli ambienti storici è fedele e godibile e ai lettori di una certa età farà sicuramente effetto sentir parlare di nuovo di Almirante e di Fanfani col verbo essere al tempo presente. La scioltezza dello stile rivela l’abitudine (e l’attitudine) alla scrittura dell’autore, che ha alle spalle una consistente carriera di pubblicista e di collaboratore RAI, già più volte premiato negli scorsi anni.


E. Gagliardi, La neve, ed. Europa, 2013, pp. 140, euro 13,90.

(«Mangialibri», 27 giugno 2014; «Pagina3», 2 luglio 2014)

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